Una “Agricoltura intelligente†per una "Europa intelligenteâ€
I cosiddetti Stati generali dell’agricoltura sono richiesti da tempo dalle organizzazioni professionali agricole nazionali. Il Veneto ha iniziato questo percorso lo scorso primo Ottobre nella Corte Benedettina di Veneto Agricoltura a Legnaro (PD), declinandolo poi attraverso cinque seminari tematici di approfondimento.
Il primo aveva come tema: “Innovazione, informazione e filiera della conoscenza: le condizioni necessarie per la crescita dell’impresa e lo sviluppo del sistemaâ€. Coordinato da Giacomo Zanni (Università di Ferrara), assieme a docenti, tecnici e attori del settore primario, le conclusioni sono partite dalla considerazione che tra gli obiettivi prioritari delle politiche europee, come scritto nel documento Europa2020 che parla di una “Europa intelligenteâ€, c’è un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione. L’agricoltura veneta sconta limiti quali la frammentazione e la limitata dimensione delle imprese. Soluzioni? Il Partenariato che può coinvolgere ricercatori, produttori, trasformatori e distributori, con strumenti esistenti come i PIF (Progetti Integrati di Filiera), i PIA (Progetti Integrati di Area), i Distretti o i Programmi dei GAL. Vanno comunque rimossi inutili vincoli procedurali e fatte maturare competenze lavorando sulla formazione e sui servizi. Inoltre una “agricoltura intelligente†può oggi concretizzarsi anche grazie alla rete Web. Le risorse pubbliche devono favorire questi processi con investimenti nelle infrastrutture (banda larga), e attraverso l’alfabetizzazione informatica.