Acqua dolce: una risorsa scarsa e minacciata
Gargano non ha esitato nel mettere in guardia gli studenti sui problemi, che ruotano attorno al futuro dell'acqua: circa il 60% della risorsa idrica disponibile si disperde per evaporazione, infiltrazione o finisce in mare senza essere utilizzata; l'inquinamento riduce drasticamente le disponibilità idriche; manca una normativa internazionale di riferimento e l'acqua sta diventando una merce come le altre; molti Stati hanno già privatizzato il settore idrico ed altri si apprestano, o saranno costretti, a farlo.
“A livello mondiale – ha concluso Gargano – il 70% dell'acqua è utilizzato per usi agricoli, il 20% per scopi industriali, il 10% per usi civili; in Italia, grazie all'azione di razionalizzazione degli utilizzi, in cui i Consorzi di bonifica sono protagonisti, solo il 49% è oggi destinato all'agricoltura, il 25% va all'industria, il 14% è per usi civili ed il 12% serve per produzione di energia. E' su questo ultimo punto che, come Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, stiamo insistendo. Rilanciarlo da una città come Cremona, mi pare significativo: per il futuro energetico del nostro Paese, si può fare molto di più, utilizzando i “salti d'acqua†presenti nella rete idrica minore. Esistono già esperienze sul territorio; i Consorzi di bonifica si candidano così ad essere protagonisti del rilancio economico del Paese.â€
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