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Barca spinta dal sole combatte caro prezzi e smog
31/03/2006
Una imbarcazione alimentata ad energia solare è salpata dal Canal Grande a Venezia come esempio di innovazione tecnologica per combattere il caro petrolio e l’inquinamento e di valorizzare le risorse naturali. L’iniziativa della Coldiretti al Forum Internazionale l’Energia del futuro promosso in collaborazione con lo Studio Ambrosetti a Venezia. Si tratta di una barca con tutti gli attributi ecologici e ambientali in regola denominata IMES†(acronimo che sta per “Imbarcazione per mobilità elettrica sostenibileâ€). Il prototipo possiede un motore elettrico mosso da batterie ricaricabili con due serie di nove pannelli fotovoltaici che “rubano†al sole l’energia necessaria per un’autonomia di navigazione di circa 8 ore a una velocità di crociera intorno a 5 nodi (10 Km/h) e punte di 9 nodi (circa 18 Km/h). “IMES†possiede, inoltre, - riferisce la Coldiretti - uno scafo a catamarano a onde convergenti, per evitare i danni prodotti dal moto ondoso nella Laguna di Venezia. Il prototipo si presenta come un esempio di imbarcazione per il trasporto merci o passeggeri che non produce impatti ambientali negativi e con notevoli vantaggi, tra cui garanzia di una longevità superiore rispetto a un tradizionale motore a scoppio e una notevole economicità di esercizio con costi e modalità di gestione e manutenzione pressoché nulli. Lo scafo di “IMES†- prosegue la Coldiretti - consente, inoltre, una capacità di carico del 30 per cento superiore rispetto ai “mototopiâ€, le tradizionali barche da trasporto merci. Interessanti le caratteristiche tecniche del propulsore di “IMES†riferite dalla Coldiretti: un motore elettrico trifase da 80 V, con una potenza di 22 KW, posizionato su un asse azimutale, che può essere sollevato a pelo d’acqua. L’impianto prevede per la propulsione tre pacchi di batterie da 80 V ricaricabili con energia solare che garantiscono una potenza di circa tre Kw totali o in alternativa tramite rete elettrica (380/220 V). Le potenzialità dimostrate dalla nuova imbarcazione nella laguna di Venezia dimostrano la necessità per l’Italia di recuperare i ritardi accumulati nello sviluppo di energie alternative come il solare. Nonostante che il Belpaese, rispetto alla Germania, abbia potenziali solari doppi o tripli, in tutto il territorio nazionale sono stati installati pannelli solo per 30 MW di potenza, contro gli 363 della Germania e i 280 del Giappone. Alla fine del 2005 la potenza fotovoltaica istallata nel mondo ha raggiunto i 5 GW localizzata sostanzialmente in Giappone, Germania e Stati Uniti anche se in Paesi come Israele si è ormai vicini ad un metro quadro di collettore termico a persona. Bisogna investire sulla ricerca per garantire - conclude la Coldiretti - la compatibilità economica di una risorsa come la luce di cui l’Italia dispone in abbondanza e che va per questo inserita a pieno titolo nel progetto complessivo di sviluppo energetico del Paese.
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