I fondi Ue solo ai Paesi che rispettano lo Stato di Diritto
Gli eurodeputati sono riusciti a garantire che la nuova legge non si applichi solo quando i fondi dell’UE sono direttamente utilizzati in modo improprio, come nei casi di corruzione o frode. Si applicherà anche agli aspetti sistemici legati ai valori fondamentali dell'UE che tutti gli Stati membri devono rispettare, come la libertà , la democrazia, l’uguaglianza e il rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle minoranze. I negoziatori del Parlamento hanno inoltre insistito sul fatto che la frode e l’evasione fiscale dovrebbero rientrare nel meccanismo, includendo sia i casi individuali che le situazioni generalizzate e ricorrenti.
Per garantire che i beneficiari finali che dipendono dagli aiuti dell'UE - come gli studenti, gli agricoltori o le ONG - non siano penalizzati a causa delle azioni dei loro governi, gli eurodeputati hanno insistito sulla possibilità di presentare un reclamo alla Commissione attraverso una piattaforma web, che li aiuterà a garantire che ricevano gli importi dovuti. La Commissione potrà inoltre effettuare una correzione finanziaria riducendo la prossima rata di aiuti UE al Paese interessato.
«Per noi era fondamentale che i beneficiari finali non venissero puniti per gli errori dei loro governi e che continuassero a ricevere i fondi promessi e su cui contavano, anche dopo l’attivazione del meccanismo di condizionalità . Possiamo dire con orgoglio che abbiamo sviluppato un sistema solido che garantirà la loro protezione. Ogni violazione dello stato di diritto sarà considerata dal meccanismo: dalle singole violazioni a quelle sistemiche o ricorrenti per le quali finora non è esistito alcun meccanismo» hanno concluso i due correlatori.
Il compromesso concordato deve ora essere formalmente adottato dal Parlamento e dai ministri dell'UE.