Spegne 40 candeline per il ricostruito Teatro Goldoni
Sono stati il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e il presidente del Teatro Stabile del Veneto, Giampiero Beltotto, a dare il via ai festeggiamenti per questo anniversario e non poteva che esserci un’opera goldoniana al centro della serata, la prima nazionale de “La casa novaâ€di Carlo Goldoni, una produzione dello Stabile del Veneto per la regia di Giuseppe Emiliani con in scena, per la prima volta, gli attori della Compagnia Giovani dello Stabile.
Un’opera goldoniana e i riconoscimenti ai dipendenti ‘storici’ hanno sancito il legame tra teatro e cittÃ
Ad aprire la serata sono stati, giustamente, i riconoscimenti a chi, in questi ultimi quarant’anni, ha contribuito con il proprio lavoro alla storia del Teatro veneziano: Massimo Molinari, dipendente del Goldoni dal ’79 prima in biglietteria e oggi nell’ufficio produzione dello Stabile del Veneto, premiato da Alberto Villanova, presidente della Commissione cultura del Consiglio Regionale Veneto; Alvise Battain, interprete goldoniano e nipote del grande Emilio Zago che proprio il 22 aprile 1979 recitò nello spettacolo di inaugurazione “La locandieraâ€, ha ricevuto il riconoscimento da Angelo Tabaro, ex presidente del Teatro Stabile del Veneto; Giuseppe (Bepi) Morassi, insignito di un premio alla carriera dal sindaco Brugnaro per i suoi quarant’anni di lavoro come regista. Morassi è oggi direttore dell’Organizzazione Tecnica e di Produzione del Teatro La Fenice.
«La storia di questo teatro è la storia di questa città – ha sottolineato il Sindaco, Luigi Brugnaro, consegnando al presidente Beltotto il leone alato di Venezia – Vogliamo che questo simbolo sia un riconoscimento per le maestranze che hanno lavorato e continuano a lavorare in questo teatro dando tanto a Venezia».
«Cari amici della Città e del Goldoni – gli ha fatto eco il presidente Beltotto – quaranta anni fa questo teatro era chiuso e se ha riaperto le sue porte è stato solo grazie al Comune di Venezia. Quindi quella di stasera è una festa di ringraziamento perché siamo consapevoli che dire grazie al Sindaco e a chi oggi siede in Consiglio comunale significa essere riconoscenti a tutte le Istituzioni presenti e passate e, soprattutto, ai veneziani. Per questo palcoscenico è passata la vita della nostra città . Il teatro è fatto di persone, che tutti i giorni si impegnano in un lavoro difficile ma bellissimo, ci auguriamo di essere sempre all’altezza della sua grande storia».