Dall’anno venturo i turisti pagheranno per entrare a Venezia
Questi tre sono gli obiettivi indicati dal Sindaco Luigi Brugnaro presentando il “Regolamento per l’istituzione e la disciplina del Contributo di accesso, con qualsiasi vettore, alla Città antica del Comune di Venezia e alle altre Isole minori della Lagunaâ€. È la messa in pratica della Legge di Stabilità votata dal Governo: un regolamento che dovrà ora passare il vaglio delle Commissioni e del Consiglio Comunale. «Si tratta di un punto di svolta rilevante nella gestione dei flussi turistici di Venezia – ha dichiarato il Sindaco Luigi Brugnaro – ma soprattutto è un punto di partenza di un percorso triennale che porterà , nel 2022 alla prenotazione degli accessi in città in modalità completamente smart, attraverso una carta servizi, gestita da uno specifico software, che ci aiuterà a rendere Venezia a misura di residente e visitatore, secondo un giusto equilibrio».
Nessun addebito sarà richiesto per chi è residente nel Veneto o per chi è in città per lavoro
Detto che, tempi tecnici permettendo, il contributo andrà il vigore a ridosso dell’estate e che per quest’anno sarà di soli 3 euro, dall’anno prossimo per entrare in ‘Venezia antica’ (un nome tutto nuovo creato per l’occasione) si pagheranno 6 oppure 8 o fino a 10 euro a seconda del grado di affollamento turistico della città . Se però il turista è ospite di una struttura turistica della Città Metropolitana di Venezia e della Regione Veneto, potrà pagare meno, sulla base delle future convenzioni che il Comune potrà stipulare con le strutture stesso.
Nulla invece sarà dovuto ai residenti nel Comune di Venezia o in uno dei Comuni della Città Metropolitana o del Veneto. Ci saranno, inoltre, altre categorie di esenzioni, che rispondono a norme di buon senso per garantire l’accesso a Venezia a chi lavora, studia, ha i propri affetti, ha esigenze sanitarie o deve recarsi per necessità nel capoluogo della Regione, che ospita tantissime funzioni amministrative. Un successivo regolamento spiegherà come redarre un’autocertificazione che dia diritto all’esenzione del pagamento del contributo d’accesso.