Non solo bollicine: una siepe Doc più lunga dell’Italia
«Oltre al bilancio delle attività avviate lo scorso anno sul fronte della tutela e della promozione – sottolinea il presidente del Consorzio, Stefano Zanette – saremo lieti di presentare questa novità sul fronte della sostenibilità ». Dal maggio del 2012, quando Zanette si è insediato al vertice del Consorzio, la questione della sostenibilità è stata centrale per i produttori: «Dopo il nostro impegno per azzerare, primi al mondo, l’impiego di Glifosate, Mancozeb e Folpet dai nostri vigneti, ci siamo concentrati sull’introduzione obbligatoria della siepe in una percentuale a nostro avviso opportuna per garantire da un lato il rispetto della biodiversità , dall’altro la bellezza del paesaggio».
Il presidente Zanette sottolinea che si tratta di una scelta attuata volontariamente dai produttori
«Possiamo affermare – prosegue Zanette – che praticamente tutti i produttori hanno imboccato la strada della sostenibilità . Il 100% delle autorizzazioni sono state concesse a chi ha deciso di utilizzare pratiche certificate dal punto di vista della sostenibilità come la produzione biologica o SQNPI e/o si è impegnato a garantire almeno il 5% di siepe». E nell’arco dei prossimi tre anni le siepi piantumate in circa 56 ettari di terreno verranno a creare un corridoio verde largo un metro e lungo oltre 1500 chilometri, praticamente una volta e mezza l’intera Italia.
«Anche un solo albero – conclude Zanette – può contribuire a caratterizzare un’area, pensiamo perciò quale impatto porterà un filare di cipressi, una siepe di acacie, un intero fossato delimitato dai gelsi. Questa è già una bella prospettiva, ma la cosa che più mi appaga è la risposta massiccia da parte dei nostri associati, che spontaneamente hanno deciso di aderire: un chiaro segnale di una svolta culturale dal basso che va sostenuta e incoraggiata».