Venezia. Gli amministratori di condominio sono preoccupati per le tensioni fra residenti
“La situazione ci è nota e purtroppo si è ormai cronicizzata – spiega il presidente provinciale A.N.A.C.I., Angelo Rizzi – Quanto sta accadendo è la conseguenza di una politica sulla casa fallimentare, che ha trascurato il controllo del rispetto di leggi e normative, favorendo (direttamente o indirettamente) persone, che nei fatti si sono dimostrate irrispettose delle regole e del buon senso, la cui osservanza è invece indispensabile in ogni forma di convivenza. Il sovraffollamento, la sistematica indisponibilità a rinunciare alle proprie abitudini, frutto di culture differenti che faticano ad integrarsi, il conflitto interetnico, la propensione a risolvere da sé i contrasti con le inevitabili degenerazioni: sono tutti aspetti, sui quali gli amministratori condominiali ben poco possono fare e sui quali si rende necessario l’intervento congiunto di tutte le autorità preposte.â€
L’ANACI di Venezia ritiene che quella del Bandiera sia la spia di un malessere, che rischia di coinvolgere sempre più condomini e dev’essere da monito a trovare una soluzione, pena il rischio che la situazione sfugga di mano.
“Per questo motivo, ci permettiamo di rilanciare un appello al Comune, perché si attivi e faccia quanto necessario prima che sia troppo tardi – sottolinea il presidente, Rizzi – Ancora la scorsa estate, ci siamo confrontati con la vice sindaco Luciana Colle, l’assessore alla Sicurezza Giorgio D’Este ed i consiglieri comunali nel municipio di Mestre; avevamo prospettato l’opportunità di costituire un gruppo di lavoro con l’obiettivo di realizzare un protocollo di intesa con gli amministratori immobiliari. La proposta è di mettere a disposizione di questi ultimi, un recapito in capo all’amministrazione cittadina (numero telefonico, email o specifico sportello),dove far pervenire le segnalazioni su situazioni di criticità , in modo da avere una mappatura e sapere dove e come intervenire, con le modalità e i mezzi più adeguati. Nonostante le promesse a dar seguito alla proposta, ricevute in quella sede, a distanza di mesi nulla però si è più saputo e, in molti condomini, il peggioramento sta diventando tangibile.â€
L’ANACI di Venezia conferma la piena disponibilità a mettere, a disposizione del Comune, le competenze e le esperienze dei propri associati per realizzare questo progetto, che può rappresentare una misura di prevenzione capace di salvaguardare la vivibilità in tanti condomini della città e di affrontare "a monte" il problema del degrado e della sicurezza per i cittadini. Invita, perciò, la vice sindaco Colle e l’assessore D’Este a riprendere, senza indugio, il confronto intrapreso e purtroppo interrotto.