Anche per l'ONU fare il bagno con burkini è legittimo
“Questi decreti non rafforzano la sicurezza – si legge nel comunicato dell’Onu – ma, al contrario, alimentano l'intolleranza religiosa e la discriminazione dei musulmani in Francia, in particolare le donne. La parità di genere non si ottiene regolamentando i vestiti che le donne decidono di portareâ€. La presa di posizione si inserisce in un quadro di grande confusione oltralpe. Il premier francese Manuel Valls aveva preso posizione nettamente a favore del divieto dichiarando che questo tipo di abbigliamento «è incompatibile con i valori della Francia e della Repubblica» e che «è la traduzione di un progetto politico, di contro società , basata in particolare sull’asservimento della donna. Le spiagge, come tutti gli spazi pubblici, devono essere preservati dalle rivendicazioni religiose».
Ma nemmeno pochi giorni dopo il Consiglio di Stato francese si è pronunciato contro il provvedimento anti-burkini sostenendone l'illegittimità giuridica. Il dibattito è continuato vivacemente anche oltre i confini francesi con manifestazioni di protesta contro in divieto in Germania e in Gran Bretagna. Ed anche in Italia si sono create le due solite fazioni, più su base 'ideologica' che realmente sul merito della questione.