A 50 anni dall’alluvione, guardando all’Europa: i CdB a fianco delle regioni per il territorio
Lo afferma Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto sulla diga di Ravedis ad un evento organizzato dall’ANBI Friuli Venezia Giulia nell’ambito della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, presente la Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani.
“Ci sono poi – prosegue il Direttore ANBI – le decine di progetti definitivi ed esecutivi, redatti dai Consorzi di bonifica e che saranno determinanti per accedere ai fondi nelle disponibilità della Struttura di Missione #italiasicura per la prevenzione del rischio idrogeologico, una volta terminato il grande impegno in corso sulle aree metropolitane. Le progettazioni dei Consorzi di bonifica - aggiunge – rientrano anche nell’indirizzo “greenâ€, assunto dalla nuova Politica Agricola Comune (P.A.C.). Non va dimenticato – conclude Gargano – che la salvaguardia da alluvioni e frane ha importanti implicazioni economiche: gli interventi realizzati in Friuli Venezia Giulia hanno evitato centinaia di milioni di danni in una regione per altro ripetutamente colpita da eventi meteorologici estremi.â€
In questo quadro ha assunto ulteriore significato la scelta della diga di Ravedis come sede dell’evento di ANBI Friuli Venezia Giulia: infatti, è ancora oggi l’unica grande opera realizzata in regione tra quelle indicate dalla Commissione De Marchi, istituita dopo l’alluvione del 1966, di cui ricorre il cinquantenario.