Ue e Cop 21, firma e ratifica dell'accordo alle porte
Le colonne portanti dell'accordo sono il mantenimento dell'aumento della temperatura media globale al di sotto dei 2°C e il contenimento delle emissioni di carbonio in tutti i paesi firmatari. Anche il quadro per le politiche dell'energia e del clima per il periodo 2020-2030, presentato dalla Commissione nel 2014, insieme all'accordo di Parigi, propone nuovi obiettivi tra cui la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, l'aumento nell'utilizzo delle energie rinnovabili ed un nuovo sistema di governance e di indicatori di rendimento.
Grazie alla rapida ratifica ed entrata in vigore del COP 21 (l'accordo sarà aperto alla firma il 22 Aprile 2016 a New York in occasione della cerimonia di alto livello dove sarà presente anche l'Unione europea con i suoi Stati Membri per rimarcare l'impegno preso ) l'Unione potrà operare rapidamente e partecipare in futuro alle revisioni periodiche di controllo per assicurarsi il raggiungimento degli obiettivi preposti; inoltre entro il 2020 tutti i paesi firmatari dovranno rendere note le strategie per limitare le emissioni di carbonio a lungo termine di almeno il 40%.
Questo obiettivo è inserito nella strategia energetica ed è una delle dieci priorità del Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker.
Com'è stato sottolineato dal Vicepresidente della Commissione europea per l'Unione energetica MaroÅ¡ Å efÄoviÄ l'accordo di Parigi invia un forte segnale della transizione energetica pulita che sta interessando tutto il globo, all'interno della quale l'Europa vuole primeggiare nel settore dell'energia rinnovabile e dell'efficienza energetica, creando forte crescita e nuova occupazione.
Come ha in seguito affermato il Commissario per il clima e l'energia Miguel Arias Cañete bisogna attuare tutto questo concretamente senza nessun tipo di ritardo firmando e ratificando l'accordo il prima possibile per poter mantenere questo tema al vertice dell'agenda politica internazionale.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea