L'Ue invita gli Stati ad investimenti combinati SIE e FEIS
«Esistono enormi possibilità di combinare i fondi SIE e il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) del piano di investimenti. Ma le autorità locali e regionali potrebbero non esserne al corrente». Lo ha detto Jyrki Katainen, Vicepresidente responsabile per il portafoglio “Occupazione, crescita, investimenti e competitività †della Commissione europea assicurando che al più presto saranno formulati ufficialmente degli orientamenti sulla complementarità dei fondi, affinché gli Stati membri sfruttino appieno queste nuove opportunità .
Gli ha fatto eco Corina Crețu, Commissaria per la Politica regionale: «Con la diminuzione degli investimenti nazionali e regionali, i fondi SIE sono sempre più necessari. Essi sostengono energicamente il ritorno dell'Europa ad una prosperità durevole mirando ai settori più promettenti, accrescendo la coesione e la convergenza nella UE ed aiutando le regioni e le città a sfruttare i talenti e le idee dei propri cittadini».
Riformati per il periodo 2014-2020, i fondi SIE pongono un chiaro accento su quattro principali settori generatori di crescita: la ricerca e l'innovazione, le tecnologie digitali, il sostegno all'economia a basse emissioni di carbonio e alle piccole imprese. Tali fondi costituiscono una parte importante degli investimenti pubblici nella UE e tra il 2014 e il 2016 dovrebbero rappresentare in media il 14 % circa degli investimenti pubblici totali e raggiungere il 70 % in alcuni Stati membri. Al fine di garantire la massima trasparenza per il pubblico, la Commissione ha inaugurato una nuova piattaforma aperta dei dati relativi ai fondi SIE per illustrare i progressi compiuti nell'attuazione dei programmi.
Mario Ongaro