Applicazione italiana direttiva comunitaria su acque, può penalizzare agricoltura made in Italy
Chiediamo, con forza, un intervento risolutivo ai soggetti politici decisori.â€
Questo l’appello, lanciato da Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), a margine degli Stati Generali #acquepulite, tenutisi a Roma per iniziativa della Struttura di Missione presso la Presidenza del Consiglio, alla presenza del Ministro dell’Ambiente, Galletti.
“Se, in materia idrica, i problemi, come indicato oggi, si chiamano progettazione, controlli e monitoraggio, i Consorzi di bonifica ne sono soggetti virtuosi, assolvendo quotidianamente tutte e tre le fasi.
Non solo – conclude Vincenzi - l’Italia è soggetta ad infrazione comunitaria nel campo del riutilizzo delle acque reflue; i Consorzi di bonifica, che già oggi vantano esempi di utilizzo delle acque reflue a scopo irriguo grazie all’applicazione della fitodepurazione, sono modello applicativo di una pratica, oggi frenata da normative inadeguate, di cui A.N.B.I. chiede la riforma.â€