Utilizzare risorse Pac per riordinare rete irrigua nazionale
“All’indomani dell’accordo in Conferenza Stato-Regioni, che prevede il piano nazionale delle acque per l’irrigazione, i prossimi mesi saranno cruciali per capire come saranno destinate le risorse – ha proseguito Guidi -. Il nostro obiettivo è quello di creare strumenti moderni d’irrigazione delle colture. Realizzare macrostrutture, se le aziende non potranno utilizzare l’acqua è inutile, oltre che costoso. Vogliamo contribuire all’impiego delle risorse idriche ed è per questo che Confagricoltura ha avviato questa consultazione con chi a vario titolo agisce sull’acquaâ€.
“Occorre creare sinergie con i piani di sviluppo rurale. La programmazione della spesa della nuova Pac – ha osservato Guidi – dovrà costruire un modello di agricoltura in grado di affrontare il 2021. I trecento milioni di euro destinati al piano irriguo nazionale sono una cifra troppo importante, che dovrà essere ben utilizzata, perché l’irrigazione e la qualità del servizio irriguo costituiscono fattori di sviluppo fondamentali per le nostre impreseâ€.
Per il presidente di Confagricoltura due sono i nodi principali da sciogliere. Il primo riguarda la coesistenza tra i 21 piani di sviluppo rurale e lo specifico piano irriguo nazionale, il secondo riguarda l’accordo di partnerariato, in cui convergeranno gli specifici programmi operativi dei diversi fondi e alcuni spunti riguardano proprio la gestione del territorio e l’acqua. “In tale quadro è necessario trovare soluzioni che permettano un’efficiente irrigazione pur contribuendo al risparmio idrico ed energeticoâ€.
“E’ necessario – conclude Guidi - rendere più moderne le reti di adduzione e distribuzione, ristrutturandole per ridurre le perdite di distribuzione, razionalizzare e ridurre i consumi. E’ opportuno incentivare quanto più possibile la creazione di bacini artificiali aziendali, non sufficientemente presenti. Ciò permetterà , qualora ce ne fosse il bisogno, di effettuare irrigazioni di soccorso nei periodi siccitosi, utilizzando acque accumulate nelle stagioni piovose. Infine, serve una gestione sostenibile e integrata del suolo, promuovendo opportune pratiche conservative e attuando uno specifico e organico piano di protezione e di difesa dell’assetto idrogeologicoâ€.
Fonte: Confagricoltura