Autobus pubblici urbani: indagine Movimento Consumatori
Per quanto riguarda l’accesso delle vetture ai disabili, a Palermo il pianale è presente solo in alcune vetture, a Venezia è assente nei mezzi più vecchi (ma quelli in circolazione sono ormai pochi). Nelle altre città è presente, ma i viaggiatori dichiarano di non averlo mai visto in funzione o raramente. L’aria condizionata invece è in genere presente in tutti i mezzi più moderni. A questo proposito, se consideriamo, l’età media del parco bus ci attestiamo in linea di massima intorno agli otto anni. Per “anzianità †spiccano Palermo (12 anni) Torino (11) e Napoli (10,5). Sul fronte sporcizia le vetture risultano abbastanza pulite dappertutto, tranne che a Napoli e a Palermo dove i passeggeri reputano il livello d’igiene scarso.
Tirando le somme, cosa lamentano maggiormente i viaggiatori? In linea generale il troppo affollamento negli orari di punta, la poca puntualità che costringe a lunghe attese al freddo o sotto il sole cocente (spesso non ci sono pensiline alle fermate), la carenza di corsie preferenziali (che comporta l’incertezza dei tempi di percorrenza). A questo punto rimane da chiedersi quanto costa servirsi degli autobus pubblici. Qual è il prezzo dell’abbonamento mensile e del biglietto singolo nelle diverse città oggetto dell’indagine? Prima di fornire i prezzi, una precisazione: gli abbonamenti e i biglietti acquistati permettono di utilizzare generalmente anche i servizi di metropolitana e tram. Per l’abbonamento mensile, si va dai 30 euro di Roma (ma è quasi certo che a giugno 2012 aumenterà di 10 euro) ai 40 di Napoli e di Palermo. A Bari si pagano 33 euro, a Firenze e a Venezia 35, a Torino 38. A Milano l’abbonamento costa 30 euro, ma ci si trova di fronte alla particolarità di dover fare una tessera elettronica che ha un costo di emissione di 10 euro e vale 4 anni. Il prezzo del singolo biglietto va dai 0,90 centesimi di Bari a 1,50 di Milano, Torino e Roma (nella Capitale attualmente costa 1 euro, ma sempre da giugno 2012 sembra che sia previsto l’aumento. Andranno ad aumentare però anche i minuti di validità : da 75 a 100).
“Le carenze che lamentano i cittadini - dice Lorenzo Miozzi, presidente del Movimento Consumatori - sono molte e rendono spesso poco piacevole servirsi dei mezzi pubblici: autobus sovraffollati su cui è impossibile salire e che costringono ad aspettare l’arrivo di un altro bus, creano disagi e ritardi per chi deve recarsi al lavoro e a scuola. Il traffico poi diventa anche per gli autobus pubblici una croce inevitabile vista l’insufficienza di corsie preferenzialiâ€. Movimento Consumatori da diverso tempo cerca di porre l’attenzione sulla mancata applicazione dell’art. 2, comma 461 della Finanziaria 2008 (L. n. 244/2007). Una norma che decreta la fattiva partecipazione dei consumatori e degli utenti, attraverso le associazioni di consumatori, in materia di funzionamento e controllo della qualità dei servizi pubblici locali. “La criticità principale - spiega Miozzi - è la scarsa conoscenza da parte delle amministrazioni pubbliche locali della norma, inoltre le amministrazioni che hanno iniziato ad applicarla lo fanno in maniera blanda e in gran parte limitata alla consultazione da parte delle associazioni di consumatori. Un altro punto debole è la diffidenza, a consentire alle associazioni, la partecipazione al monitoraggio della qualità dei servizi pubblici locali che per noi rappresenta un punto fondamentale. In questo quadro, la prospettiva è naturalmente promuovere l’attivazione delle associazioni, in modo che possano collaborare per ottenere qualità del servizio, universalità e economicità . Dare voce ai consumatori è essenziale per offrire un servizio a misura di cittadinoâ€.
Fonte: Movimento Consumatori - dati al 12 marzo 2012