Pac: la riforma è un problema di tutto il Paese
“L’Europa oggi non ha una strategia di crescita in agricoltura; - ha proseguito Guidi - dopo essere riusciti a triplicare la produzione dagli anni Sessanta, dopo aver sfamato il continente, siamo praticamente costretti a giustificare la nostra esistenza con la pratica del greening. Noi dobbiamo decidere e capire per quale fine stiamo costruendo questa politica: su 13,7 milioni di aziende agricole presenti nella UE, 6 milioni hanno un reddito lordo inferiore a 1.200 euro all’anno: queste si possono chiamare davvero chiamare imprese? Questa è politica agricola o politica rurale comunitaria?â€
Il presidente di Confagricoltura ha poi indicato la via di una maggiore crescita che Bruxelles deve favorire, per dar modo di adeguarsi ai forti cambiamenti dell’economia mondiale, orientando le risorse a favore delle imprese “vereâ€, che oggi usano i fondi europei per coprire il gap reddituale e poter fare investimenti.
“Quel che serve è una PAC facile da applicare e facile da incassare – ha sottolineato Guidi - dobbiamo liberare l’agricoltura perché possa esprimere la sua potenzialità e sviluppare tutto il contributo produttivo che è in grado di dare al Paese. Questo consentirà di dar gambe all’aggregazione degli agricoltori. Da soli non ce la facciamo a competere in un mondo così grandeâ€.
(Fonte: Confagricoltura)